ARCHIVIO BIBLIOTECA DIGITALE BARTOLO LONGO

Il patrimonio librario della Biblioteca del Pontificio Santuario della Beata Vergine del Rosario di Pompei si costituisce sul finire dell’800, grazie a diverse donazioni librarie di religiosi e laici benefattori. La Biblioteca, annessa all’Archivio Storico Bartolo Longo – dal fondatore e benefattore del Santuario di Pompei, beatificato il 26 ottobre 1980 da Papa Giovanni Paolo II – viene formalmente aperta al pubblico il 14 dicembre del 2000, dal Servo di Dio Mons. Francesco Saverio Toppi, allora Arcivescovo di Pompei. Attualmente sono conservati circa quarantamila volumi di ambito religioso e umanistico, in gran parte provenienti dalla Biblioteca dell’ex seminario pompeiano, dai lasciti e dalle donazioni di alcune personalità di rilievo.

Arricchiscono ulteriormente il patrimonio librario, le pubblicazioni edite dalla Scuola Tipografica per i figli dei carcerati (una delle grandi Opere di Carità volute dal Beato Bartolo Longo), la Biblioteca privata del Beato Bartolo Longo e la rivista “Il Rosario e la Nuova Pompei”.
La biblioteca privata del Beato si compone di circa 500 edizioni di carattere spirituale ed ascetico, ricche di riflessioni e annotazioni manoscritte del suo possessore. Nel corso del tempo questo fondo è stato oggetto di studio sia come testimonianza diretta (vera e propria “reliquia”) sia come chiave di lettura della conversione dell’Avvocato Bartolo Longo. Un percorso di redenzione che oggi sempre più trova l’interesse di una folta schiera di pellegrini che visitano il Santuario.
Per quanto riguarda «Il Rosario e la Nuova Pompei» l’aspetto più significativo del periodo longhiano (1884-1926) è l’immagine viva che emerge dei lavori per la erezione del Santuario: «intorno al cantiere della nuova chiesa sorgeva una vera e propria città con le case per gli operai, primo esempio di edilizia sociale che preannunciava la “Rerum Novarum”, la stazione ferroviaria, il telegrafo, un piccolo ospedale, l’osservatorio meteorologico e quello geodinamico». La storia del santuario che da queste pagine emerge non è solo quella della costruzione materiale del tempio, ma storia del «movimento di arte e di vita, di civiltà e di religione» che vide protagonista Valle di Pompei.
La collezione delle edizioni antiche che si datano fin dal XVI secolo, raccoglie testi significativi per la storia dell’editoria e la storia del pensiero; numerosi i libri che mostrano carattere di unicità e di manufatto con spiccate caratteristiche artistiche.
Il progetto di digitalizzazione che la Biblioteca e l’Archivio Storico Bartolo Longo hanno avviato mira alla conservazione e alla valorizzazione del ricco patrimonio librario e documentario conservato. Ad essere valorizzato nel contempo sarà il Santuario stesso. Il progetto ambisce a promuovere la conoscenza delle collezioni conservate non solo tra gli studiosi ma nella comunità locale e di quanti visitano il Santuario. Testi possono, inoltre, rappresentare la chiave di accesso ad un sapere che non è indifferenziato, ma che è stato raccolto nel tempo col fine di rendere un servizio alla comunità.